Hot Urban Kiz, Curtis & Carola stage al Bachaturo Festival

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In occasione del Bachaturo Festival edizione 2017 Curtis & Carola hanno realizzato un workshop molto interessante di Urban Kiz. Sulle note di “Take me home” brano di Jess Glynne nel Kizomba Remix a cura Ramon10635 i due artisti mostrano il lato “hot” di questo stile. Spesso accomunato a una modalità di ballo piuttosto “scattosa” a prima vista, i due rivoluzionano questo concetto regalando passaggi tipici in un beat fatto di tempi slow. Proprio il beat generale si mantiene costante come un incessante battito del cuore…

Un ballo da fare con il cuore e da curare nel dettagli, dove fluidità e precisione dei movimenti lo rendono adatto a esperti ballerini. Tuttavia poi è la capacità di leggere la musicalità del brano e di mantenere un’alta concentrazione e livello di serenità a fare la differenza. Attitudini che spesso non vanno a braccetto con il livello di preparazione tecnico anzi talvolta sono doti innate di un ballerino amatore.

Andiamo a vedere qualche passaggio di questa sequenza che aiuterà molto a capire alcune dinamiche visto che vengono eseguite molto lentamenti e quindi “spendibili” anche per i neofiti di questa danza.

hot urban kiz Curtis Carola

Partiamo dall’approccio davvero soft, un abbraccio, una saida, apertura e via si parte! Si può effettuare un corridinho dal 34” e invertirne il senso, senza fretta e con movimenti cadenzati a riempire lo spazio percorso. Gli spostamenti del piede devo apparire un mero “corredo” alla sequenza, degli accenti appena sfiorati per non rovinare l’essenza e la magia della guida come al 48” dove portata la dama in apertura la si fa indietreggiare e una volta bloccata con la destra la si accompagna ad alzare il ginocchio sinistro.

Da lì le combo possono essere diverse: dal lasciare ritornare al proprio posto in modo naturale la gamba a effettuare un’apertura utilizzando la mano in guida sul ginocchio elevato come al 1’05” circa dove si può abbellire il tutto con un giro dell’uomo a precedere il gesto. Intorno al 1’20” c’è modo e tempo di “giocare” con il piede e perchè no allontanare la dama come nei più classici passaggi di questo stile.

L’ultima parte come di consueto è lasciata più all’estro e improvvisazione dei due ballerini che senza passaggi eclatanti danno un’idea efficaci di cosa vuol dire seguire la musicalità del brano. E così anche un passaggio con il piede a compasso e rotazione (intorno al 3′) su un piede della dama diventa un gesto di pure magia …